venerdì 9 marzo 2012

l'improvvisazione del 24/10/2007

questa è un'altra improvvisazione dedicata ai miei compagni di squadra, che stavolta hanno apprezzato alla grande. Segaligni che non sono altro!!!
14 i giocatori w-c presenti alla ripresa degli allenamenti al St. James'. Agli ordini di P., i granata hanno cominciato di buona lena con il riscaldamento caratterizzato da tanta corsa (con variazioni di velocità), esercizi di riscaldamento di arti superiori ed inferiori, per concludere con lo stretching. Quindi è stata la volta di mister V. a menare le danze con una serie di esercitazioni tecnico-tattiche che hanno coinvolto tutti i reparti. In particolare la difesa, messa sotto torchio dal tecnico, che ha risposto molto bene alle esercitazioni proposte. A metà allenamento, durante la pausa-caffè, ha fatto il suo ritorno in campo M.B., reduce dall'operazione ai legamenti crociati. Il ragazzo, in tuta da ginnastica e mocassini, è stato molto festeggiato, e lui per sdebitarsi di cotanto affetto ha preso la palla al balzo ed ha proposto la visione di un film porno, intitolato "Ragazze di buona famiglia".
La squadra ha risposto con entusiasmo, così V., S. e P. hanno condotto i ragazzi, in fila per 14, in aula magna. Qui il trainer granata ha tenuto un discorso preliminare sul sesso e sulle svariate modalità di far figli. Ha attaccato parlando delle api e dei fiori, quindi della cicogna, per concludere con la leggenda dei bimbi sotto i cavoli.
"Dimenticate tutte queste cazzate - ha affermato con l'autorità che solo un leader possiede - i figli si fanno in altra maniera. E 'Ragazze di buona famiglia' ve lo spiegherà meglio di me".
Il film in realtà consta di cinque diversi provini che attori dilettanti hanno effettuato davanti a una troupe televisiva. Lo scopo è quello di scoprire nuovi talenti. La prima coppia a scendere in campo è di Milano: Samanta e Marco. Samanta è un figone da paura. Castana, fisico senza  un filo di grasso, due tette sode e tenute su da due mani invisibili, culo che incanta, gambe perfette, occhi che la sanno molto lunga, bocca... da bocchinara. Ovvio. Inizialmente  la ragazza sembra timida, ma poi esce fuori la tigre che è in lei. Si parte con un lingua-in-bocca quasi ecclesiastico; le mani di lui però arrivano in ogni angolo recondito del giovane corpo di lei. Poi giù gli slip e un culo da paura fa timidamente capolino, per poi conquistare la scena tra i sinceri applausi dei w-c. Primi mugolii di piacere di Samanta al lingua-in-figa. Ma si prosegue. Non c'è tempo da perdere e le prime erezioni nascono spontanee sotto i pantaloncini granata come i porcini nei boschi di conifere dopo un'abbondante pioggia. Dopo una serie di slappate di figa, giustamente la Samanta dice: "dai, tira fuori il cazzo!". Cazzo se ha ragione!!! Magia, il cazzo scompare tra le fauci (abbiamo detto che è una  tigre, nevvero?) della giovine donna. La faccenda si fa molto interessante. La  pompa è di quelle che non lasciano adito a commenti di alcun tipo. Davvero intrigante. Solo bocche spalancate tra i w-c. La tipa succhia con veemenza, ma è sin troppo chiaro che le manchi qualcosa. Di grande e di duro. Fra le cosce. Così il cazzo scivola dentro tra le urla da osteria e qualche rutto di F. e compagni. Si parte con una didattica pecorina, per poi passare alla classica posizione del missionario. Samanta è una biscia. La sua schiena si arcua di piacere, disegnando una memorabile fossetta sulla  spina dorsale. L'eccitazione è a mille. Ora Samanta è sopra, i suoi movimenti sono sinuosi al punto che persino un impotente si arraperebbe alla vista di tanta beltà. Questo non è un film porno, questo non  è un provino: questa è arte, perdìo! E' poesia. Come un corpo possa esprimere tanta grazia, può saperlo solo chi ha visto "Ragazze di buona famiglia". E io l'ho visto, cazzo! Continua la trapanatura, ma il ragazzo comincia ad accusare problemi di erezione. Naturale, troppa gente intorno a lui e il regista non ha pietà. Ha attenzioni solo per Samanta, e le dice che ci sarebbero tanti suoi amici che vorrebbero sbatterglielo al culo. Lei è lusingata di ciò, ma è intenta a farsi lucidare le tubature; decisamente lo preferisce, piuttosto che sentire i discorsi di un vecchio bavoso, che tra l'altro è pure gay. Oltretutto, è in fase di cambio di buco. E' necessaria la massima concentrazione. Via dalla figa, dentro nel culo. L'inquadratura del fondoschiena della Samanta che si muove al ritmo delle stantuffate (accompagnando il cazzo dentro e fuori con sapienti colpi di bacino) è spettacolare. In aula magna non  vola una mosca.  Cazzomoscio decide che è giunto il suo momento, e gli sbrodola sul ventre senza ritegno. Samanta tira un dio (voleva la sbrodola in bocca),  ma rimedia prontamente massaggiandosi il delicato pancino col liquido seminale e leccandosi tutte le dita di quella affusolata e curata mano destra. Con la sinistra si titilla il capezzolo, poi lo strizza quasi con rabbia. Ne avrebbe voluto ancora. Ingorda!
Gli altri episodi non sono stati minimamente presi in considerazione. L'applauso finale della platea ha commosso B. che è scoppiato in lacrime come un bambino, mentre dal fondo si è alzata una voce:
"Ma la cicogna quando cazzo la fanno vedere?"

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