lunedì 12 marzo 2012

UNA VITA COMPLETAMENTE SBALLATA

E' un'altra volta lunedì. Torno al lavoro.
Sicuramente stanco
Indubbiamente provato
Decisamente assonnato
Un bel po' incazzato

Facilmente irritabile. come la pelle del mio cazzo dopo una gran chiavata.
Nessuna voglia di parlare o di vedere alcun essere vivente, tantomeno i colleghi di lavori. E pochissima voglia di pensare che mancano quattro giorni al venerdì... -4 al prossimo week...

è ripreso il triste e noioso quotidiano di una vita che ogni giorno diventa più grama e più pesa e che volge sempre più in funzione del sabato e della domenica...
una vita in funzione del fine settimana
Vivo in funzione di quello. Solo di quello. Esclusivamente delle gioie che mi danno o mi daranno quei due giorni di completo distacco dal quotidiano e da quel male di vivere che mi porto appresso da tempo ma che rimane coi contorni indefiniti, vacui.
troppo vacui!
Poi arriva il week. Un forte vento di libertà spazza via i nuvoloni di pioggia che addensavano il mio cielo e tornano a far brillare il sole.
I calici salgono in cielo per brindisi infiniti indirizzati verso ogni direzione.
a noi stessi
alla figa
alla macchina nuova
alla serata

tutti terribilmente inutili
nulla cambia dallo scorso
o dal precedente
o da quello di 2 mesi fa
Ubriaco e barcollante, giro di bar in bar alla ricerca di un qualcosa che non troverò mai
non puoi trovarlo nel fondo di un balloon o nel rosso che affina il mio palato e con fare vellutato scende fin dentro le mie budella, dando loro una sensazione orgasmica che mai orgasmo sarà perché l'orgasmo è sborrare in bocca sul viso sul corpo della mia donna e poi abbracciarla e baciarla dolcemente come dolce e meraviglioso è stato far l'amore con lei.
l'indomani una fitta nebbia cerebrale stringe il mio cervello, unico indizio di una serata inutile come tante. ma diversa dal quotidiano. una serata nella quale si beve, si fuma, si parla. di tutto, di niente. di niente, soprattutto. con gli amici, però, che sono tutto anche quando non si fa niente.
Mentre oggi...
oggi è di nuovo lunedì con tutti gli annessi e i connessi.
e con un triste pensiero che parte come sempre dal solito paese agreste fatto di mosche merda e cimici, percorre l'autostrada direzione emilia e arriva regolarmente dove sente di doversi fermare...
e là resta, nell'inutile attesa che il portone si apra di nuovo.
ma tutto silenziosamente tace
mi alzo il bavero, spingo giù le mani nelle tasche dei jeans e percorro a passi lenti la strada
una stanca nebbia mi accoglie tra le sue braccia e pare cullarmi dolcemente
ma forse è solo una mia impressione

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