rideva, la donna. Lui grugnì di disappunto sempre più forte e si allontanò da quel volto tanto caro ma che in quel momento ispirava in lui tanto odio. Odio. Parola troppo grande per un bimbetto di dieci anni, in un mezzo pomeriggio di un'afosa giornata di luglio quando intorno c'è solo il silenzio col sottofondo di un frinire di cicale. Aveva appena finito di leggere un bel libro, e non voleva cominciarne un altro. Era solo, di andare al mare non ne aveva voglia. Voleva qualcosa di più, ma non sapeva esattamente cosa... Invece lo sapeva benissimo. E lo sapeva benissimo anche lei. Lo cercava disperatamente, ne aveva un forte bisogno eppure tanta paura di chiederlo. Di riceverlo. Di sciogliersi tra le sue braccia. Lei provava ad avvicinarsi, ma lui fuggiva. Lontano. E grugniva fastidiosamente. Arrivarono ai ferri corti. Poi arrivò mamma sorella. Vide la scena, capì. Gli diede i soldi e lo mandò a comprare il gel. Hair gel. Lui rimase stupito, ma l'idea gli piacque. Si precipitò nel negozio chiedendo un tubetto di hair gel. C'era, evviva. L'aprì ed odorò. Aveva un buonissimo odore. L'idea che qualcuno passasse le mani sui suoi capelli per applicargli il gel gli fece venire i brividi. Pagò e corse a casa raggiante come mai. Mamma sorella lo fece sedere, gli bagnò i capelli ed applicò il gel sui suoi ricci. Lui era emozionatissimo. Sentiva la pelle friggere, una sensazione stupenda. Per un secondo chiuse gli occhi, poi li riaprì per paura che qualcuno vedesse quel suo stato di felicità suprema.
I ricci scomparvero, più o meno tutti. Anche quelle mani non ci sono più. E nessun altro paio di mani ha accarezzato i miei capelli con tanto affetto come fece mamma sorella quel tardo pomeriggio di un'afosa giornata di luglio.
"Ma io ho una bambina, negli intervalli,
che mi accarezza i bianchi capelli.
E gli anni si fanno docili al suo tocco
mi bacia sulle guance crudeli
e giochi pazienti di rami mi intreccia
con le sue pupille da gatta"
(tratto da "ecco com'è che va il mondo" di Franco Battiato)
che mi accarezza i bianchi capelli.
E gli anni si fanno docili al suo tocco
mi bacia sulle guance crudeli
e giochi pazienti di rami mi intreccia
con le sue pupille da gatta"
(tratto da "ecco com'è che va il mondo" di Franco Battiato)
Nessun commento:
Posta un commento