lunedì 12 marzo 2012

RICORDATI SEMPRE CHE...

hai vissuto x diverso tempo da perfetto indigente
senza lavoro e tutto quel che ne consegue
tornavi a casa dopo aver inutilmente fatto il giro di ditte ed agenzie varie
prorogavi di un mese il termine ultimo di permanenza in terra veneta ("se non trovo lavoro da qui a un mese me ne torno in ascoli" dicevi. lo ricordi, vero?)
ti buttavi sul letto
osservavi i grossi travi di legno del soffitto e una lacrima ti solcava il viso
poi, come i bimbi, facevi il picco e i tuoi occhi non contenevano più le lacrime
che scendevano copiose sulle tue guance
poi gocciolavano sul tuo petto
era in quel preciso istante che piangevi ancora di più
e chiamavi la mamma...
la tua mamma...
forse perchè sentivi quant'erano fredde le TUE gocce di rugiada sul TUO corpo
piangevi come un bimbo.
solo che avevi 35 anni, un punto interrogativo sul futuro e, ahimé anche uno sul presente
il passato invece era già andato
ti chiedevi chi fossi
cosa volessi dalla vita
e cosa ne sarebbe stato di te
la risposta era sempre la stessa:
boh!

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