Non è quel che vidi che mi fermò.
È quel che non vidi.
Puoi capirlo, fratello?
È quel che non vidi…
lo cercai, ma non c’era in tutta quella sterminata città.
C’era tutto tranne.
C’era tutto.
Ma non c’era una fine.
Quel che non vidi è dove finiva tutto quello.
La fine del mondo.
Ora tu pensa: un pianoforte.
I tasti iniziano.
I tasti finiscono.
Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti.
Non sono infiniti, loro.
Tu sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare.
Loro sono 88.
Tu sei infinito.
Questo a me piace.
Questo lo si può vivere.
Ma se io salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, che non finiscono mai, e questa è la vera verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita…
Se quella tastiera è infinita, allora su quella tastiera non c’è musica che puoi suonare.
Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio.
CRISTO
Ma le vedevi le strade?
Anche solo le strade, ce n’era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una
A scegliere una donna
Una casa,una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire
Tutto quel mondo
Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce
E quanto ce n’è
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell’enormità, solo a pensarla?
A viverla…
(Novecento – Alessandro Baricco)
È quel che non vidi.
Puoi capirlo, fratello?
È quel che non vidi…
lo cercai, ma non c’era in tutta quella sterminata città.
C’era tutto tranne.
C’era tutto.
Ma non c’era una fine.
Quel che non vidi è dove finiva tutto quello.
La fine del mondo.
Ora tu pensa: un pianoforte.
I tasti iniziano.
I tasti finiscono.
Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti.
Non sono infiniti, loro.
Tu sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare.
Loro sono 88.
Tu sei infinito.
Questo a me piace.
Questo lo si può vivere.
Ma se io salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, che non finiscono mai, e questa è la vera verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita…
Se quella tastiera è infinita, allora su quella tastiera non c’è musica che puoi suonare.
Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio.
CRISTO
Ma le vedevi le strade?
Anche solo le strade, ce n’era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una
A scegliere una donna
Una casa,una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire
Tutto quel mondo
Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce
E quanto ce n’è
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell’enormità, solo a pensarla?
A viverla…
(Novecento – Alessandro Baricco)
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