qualche
tempo fa stavo parlando con un mio amico dell'argomento figa....
strano, noi uomini non tocchiamo mai quest'argomento... lui mi parlava
estasiato di questa presunta storia che stava nascendo con la tipa, e
nel mentre mi sono tornate in mente le parole del Vate:
"Lei è
bella dentro, lei è sensibile; piu' dolce di uno sfacciottino di papà
Barzotti. Cammina a una spanna da terra come un hovercraft d'amore; io
l'accompagno alla mostra del Pinturettu anche se in realtà preferisco di
gran lunga il Tinturicchio. Poi torno a casa e con un cuscino sulla
faccia penso a lei ascoltando al buio F. De Gregori. E dato che lei
salutandomi mi ha baciato nelle vicinanze dell'angolo esterno della bocca, ritengo a ragione di avere delle possibilità... oggettive.
Poi la osservo dalla mia finestra muoversi leggera come un gavettone di
idrogeno in direzione del mio amico Fulvio Terzappi, e infilargli in
bocca due metri di lingua, la lingua dell'amore... ma lei mi ha
assicurato che non lo ama. Anzi, mi dispiace per lui perché magari
poveretto si fa delle idee"
Sono diventato di ghiaccio, tutto intorno a me
si è illuminato ed avrei voluto cantargli quella canzone...
affinchè smettesse di lludersi... poi però ho preferito tacere, gli ho
lasciata intatta l'illusione... la sua dolce illusione... che tanto lo
fa star bene... che lo rende felice. A distanza di tempo mi chiedo se ho
sbagliato a non metterlo in preallarme con quella canzone...
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