mercoledì 14 marzo 2012

lacrime e ferite

Il tempo passa in fretta e se non sei bravo a fermarlo passano sette anni. Lo scrissi l'anno scorso quando pubblicai un'emerita stronzata che avrei dovuto pubblicare a 30 anni, invece... Invece passarono sette anni. Sette lunghissimi anni. Il tempo corre in fretta e travolge tutto e tutti. Amori, morti, lacrime e preghiere. Non gliene frega un cazzo di nulla. Lui va avanti. Se ci sei, bene. Se non ci sei, sono solo cazzi tuoi. E tu ci sei. Sempre.
Qualche volta però sei costretto a sederti e leccarti quelle che una volta erano ferite di poco conto ed ora son piaghe. Dolorose. Sanguinolente. A volte purulente. Sono i morsi della vita sul tuo corpo; che non sono così violenti da metterti ko, ma sono tanto cattivi da lasciarti il segno. Ciascuno di noi ne ha, ma siam bravi a nasconderli bene o a dargli pochissimo peso.
però...
se capita anche per un solo istante di voltarsi indietro...
voltarsi indietro è sbagliato ma talvolta la malinconia dettata da una giornata uggiosa o da un pomeriggio noioso o negli attimi che precedono l'abbandono tra le braccia di Morfeo....
ecco, in quei momenti può succedere di abbandonarsi ai ricordi...
una lacrima... forse due... forse tante di più...
prendono a scorrere sul tuo viso e tu vorresti fermarle stringendo le labbra o passandoti una mano sugli occhi e con l'altra cercare un fazzoletto fin quando scivoli nella frase: "vabbè, dai, adesso basta... hai 37 anni... che cazzo piangi? ma sei scemo???"
poi però pensi che nel pianto non c'è nulla di sbagliato. pensi alle sofferenze del tuo cuore e pensi che quello sgorgar di lacrime possa lenirle un po'... che il tuo cuore voglia con quel pianto cullarsi dolcemente... trovare la felicità nella malinconia...
e allora lascia che sia
lasci che i tuoi occhi versino lacrime
ancora
ancora
e poi ancora
lascia che piangano una felicità che avresti bramato ma che la vita ti ha allontanato per colpe non tue. Tue. Di altri...
La colpa non è di nessuno. O di tutti. 
Non è importante trovare un colpevole.
E' più importante piangere

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