lunedì 12 marzo 2012

TRIPLICE FISCHIO

ciao manu,
ti ho lasciato nella maniera peggiore. perché cosa c'è di peggio di sbattere la verità in faccia alla gente? senza rancore, senza una punta di alterazione. così come mi è venuto, come i miei occhi hanno manifestato abbondantemente da tanto tempo, forse sin dall'inizio. Sai bene che i miei occhi non sanno mentire. E quando da essi traspare in maniera più evidente questo voglia di non averti più, è inutile prendersi in giro: è finita. punto. fredde lacrime sono partite dai tuoi occhi per morire nel mio cuore. ma quello, lo sai, te l'ho detto mille volte, non è più terreno fertile. E mai lo è stato per te.
da qualche mese il mio cuore è chiuso per ferie.
congelato.
depauperato del benché minimo sentimento.
non per causa tua.
tu questo lo sapevi, io te l'ho detto. venerdì sera è stato un ribadire dei concetti che ti ho ripetuto in più di un'occasione. ma tu hai continuato a volermi vedere. a voler sperare. a voler credere che... ma non hai mai creduto a quel che ti dicevo. unica, vera verità di questo rapporto che non ho mai visto andare oltre l'oggi; mentre tu avresti voluto costruire un domani e un dopodomani.
Sorrido.

Avrei dovuto forse urlarti in faccia, magari percuoterti e colpirti per farti capire quel che io provavo e quel che io volevo da te.
Invece te l'ho detto in tono pacato, dolcemente ma con decisione. Un fare tranquillo non ha grip alcuno sulla psiche della gente.
ora le tue lacrime fanno male... un po'... poco... mi hanno fatto più male le mie, te lo assicuro. tanto più male. il tuo dolore io non lo voglio. è tutto tuo, te lo regalo. ho già il mio, fardello tanto pesante da dover trasportare giorno dopo giorno. un fardello carico di speranze, illusioni, e vaneggiamenti di un cuore follemente innamorato. Ma non di te.
manu, è stato bello star con te, io però ho letto i tuoi occhi. l'ho letta lì, la fine. ho letto bene, lo sai. era tutto scritto lì. sono stati i tuoi occhi nei miei a farmi riflettere su un dubbio che mi portavo dietro da tempo. solo il mio corpo faceva l'amore con te. la mia testa era da tutt'altra parte. neppure ti vedeva, affogava nel mar d'amore in perenne tempesta... amore che non era il tuo. capisci? e io... io l'ho letto nell'azzurro dei tuoi occhi. ho letto tutto quel che hai visto in quella notte di due settimane fa. non ti sei sbagliata, avevi ragione tu. ero io che sbagliavo pensando di star con te anche con la testa.
ed ora ho chiuso. per sempre. sei una perdita di tempo, per me. una perdita di tempo che preferisco non avere. lo faccio per me. lo faccio (forse) anche per te, affinché mai più ti accada di ritrovare un estraneo nel tuo letto.
è finita. tutto finisce, soprattutto questa piccola storia che per te ha significato tanto, sicuramente troppo. per me non è stata nulla. semplicemente, un traghettamento da un amore vero a un periodo di riflessione che ora mi concedo. nel quale voglio me stesso. e basta. ho bisogno di restar da solo. riflettere. mi sento inquinato, ed ho voglia di scrollarmi di dosso tutta questa merda che mi stava intorno. della quale facevi parte anche tu.
Massimo rispetto per te, manu. Ma le cose finiscono e io ti dico ciao. Anzi no, addio!

Io non debbo, io non posso sposare (Pirandello)

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