lunedì 12 marzo 2012

TUTTA D'UN FIATO

EVVAI, si è ricominciato a pieno ritmo. l'estate e le vacanze sono finite e chissà quando torneranno. se torneranno. i ricordi cominciano a svanire nella nostra sempre più labile memoria. ed allora, cosa ci rimane? poco, molto poco. qualche matrimonio fallito da raccontare agli amici, qualche sporadico episodio di "botta di vita" che ci suggerisce che probabilmente non siamo ancora morti; e le solite cene con gli amici. il sabato sera. il locale varia, la compagnia MAI! si mangia, si ride, si raccontano per la centesima volta aneddoti triti e ritriti che MAI hanno fatto ridere ma che il tempo ha ingigantito a dismisura rendendoli più divertenti di una puntata di zelig (resta comunque il fatto che quegli episodi... quella persona lì... sì, quella che li sta raccontando... li ha già ripetuti più di una decina di volte... l'ultima la settimana scorsa, a cena in pizzeria... la penultima due settimane fa, identica versione, scenario diverso: eravamo in un ristorante sui colli...).
si finge divertimento
in realtà vomitiamo noia da ogni poro

soliti posti
soliti amici
soliti locali
solite finzioni
null'altro da dire
se non la solita, disperatissima, noia
allora ci s'incazza. contro chi? mah, non è che ci sia un qualcuno o un qualcosa contro cui prendersela e sfogare tutte le nostre ire. semplifichiamo: ce la prendiamo contro tutto e tutti.
INDIFFERENTEMENTE
in ufficio siamo incazzati neri ed abbiamo dei colleghi che non capiscono un cazzo e un datore di lavoro...
uhhhhhhh, lasciamolo perdere, quel coglione!

con gli amici ci portiamo dietro i problemi di una vita.
lavoro
sesso
amore

salute (che è sempre di meno)
aria di bufera ovunque ti giri
eppure, con questo stupendo sole che ricorda l'estate e che scalda leggermente la nostra pelle, proviamo a guardare verso il cielo e vedendolo così terso, così azzurro, così luminoso... dài, un pensiero felice dovrebbe pur strapparcelo, sto cazzo di cielo. sembra quasi estate, se non fosse per quegli alberi sempre meno verdi e sempre più pregni dei colori autunnali.... 
Invece no.
la gente pensa già a rinchiudersi in casa, al calduccio, in previsione del freddo inverno!!!!!
Comincia il letargo.
della mente.
del corpo.
dello spirito.

questo letargo che dura da sempre, che mai finirà. e non basterà una torrida estate o un mese di vacanza o una nuova auto a svegliare le nostre menti.

noi siamo finiti!
le nostre menti intorpidite, anchilosate da una vita di inutilizzo
non esistiamo più (se talvolta siamo esistiti)
siamo esseri sempre e tristemente uguali a ieri,
all'altro ieri,

a un anno fa...

non apriamo le nostre menti al cambiamento,
non osserviamo ed apprezziamo ciò che ci circonda,
stazioniamo sempre sullo stesso posto per paura di perdere l'equilibrio,
siamo noi e nessun altro ad avere tutti i problemi del mondo...
la sfiga si è impossessata di noi. chiamatemi un esorcista! o un esorciccio!!!
noi, pieni fin sopra i capelli del nostro male di vivere che da 40 anni ci affligge MA che c'illudiamo di aver esorcizzato comportandoci da 40 anni nella stessa, identica maniera.
la littorina ascoli-san benedetto corre da (penso) 50 anni lungo 20 km di strada ferrata. un percorso inutile di 50' quando in auto ne impieghi la metà. le fermate son sempre le stesse. mai nessun cambiamento in tutto questo tempo. a parte la fermata san filippo, aggiunta 10 anni fa; una fermata dell'autobus trasposta in una ferrovia.
lentamente, sempre con lo stesso ritmo, la vita si allontana da noi lasciandoci in bocca il sapore amaro del rimpianto di non aver provato neppure una volta -nella propria esistenza- a piantare un seme, vederlo germogliare e capire che da lì, da quel semino che quando finisce in bocca lo sputi sul piatto con disapprovazione, nasce una pianta che dà i suoi frutti...

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