venerdì 9 marzo 2012

La giornata di giovedì 27 dicembre 2007

quel giorno ho presentato il mio libro "LE RAGIONI DI UNA FEDE - UNA VERA STORIA D'AMORE" alla Rinascita, libreria di Ascoli Piceno. Non avevo mai scritto, nè presentato un libro. Era la prima volta e mi sono presentato da incosciente quale sono: totalmente impreparato. Nessun discorso scritto, nessun discorso pensato. Fedele alla mia teoria secondo la quale un uomo, davanti ad una platea, non deve leggere bensì parlare "a braccio", mi sono presentato davanti a quella cinquantina d'intervenuti ed ho cominciato a parlare.
PRIMA PERO'... sono arrivato un'ora prima in libreria, ho cominciato a girovagare e sono andato 3 volte a pisciare nel giro di 45'. Segno inequivocabile di una forte emozione che, però, non traspariva sul mio volto. Non avevo neppure i battiti del cuore accelerati. Strano, stranissimo. Ero troppo sicuro di me. Perchè? E' presto detto. Ho mandato un sms alla silvi, che recitava così: "NON CHIEDERMI IL PERCHE' O IL X COME... TANTO NON TE LO DIRO'... MA DALLE 18:30 IN POI... PENSAMI FORTE... FURIA FORTE!" Nella mia mente così si è insinuata la certezza che lei mi stesse pensando. Ero sempre più tranquillo e anche quella leggera emozione andava evaporando. La chimica della mia mente ha voluto immaginare che la silvi mi pensasse. E' bastato questo pensiero x farmi essere sicuro del prodotto che stavo presentando al pubblico. Ah, l'amour!!!!
POCO PRIMA DELL'INIZIO... due episodi molto importanti. Il primo. Si avvicina un signore di mezza età che mi dice: "Conti Borbone?" "Si", rispondo io. "Mia figlia vorrebbe un autografo sul libro". Rimango positivamente colpito. La ragazza aveva 34 anni, si chiamava Barbara, aveva letto il libro e aveva riso e pianto: "E' bellissimo", mi ha detto. Ho autografato quel mio libricino... il mio primo autografo. Ero davvero felice. Il secondo. Sono le 18:15, mancano un quarto d'ora all'inizio. Mi chiama un mio amico che mi dice che sta arrivando alla Rinascita con un personaggio famoso. "Te lo passo, vuole parlarti". Sento la voce di Luciano Moggi.... Moggi??? Massì, era Fabrizio, abile imitatore, che mi faceva i complimenti imitando il Lucianone. Lì scatta l'idea... "senti un po' - gli dico - tu che sei bravo ad imitare, perchè non interagisci con me, fai finta di telefonarmi imitando alcuni personaggi famosi? Deve essere una sorpresa anche per me, quindi nessuna anticipazione, neppure sulle domande che mi farai".
UN MINUTO PRIMA DELL'INIZIO... si avvicina un tipo con un ragazzo. Il ragazzo ha 18 anni circa, si chiama Davide ed è di Monticelli Alta. E' cieco. Non lo capisco subito, c'è un bel po' di confusione in me... ma quando gli tendo la mano, capisco che lui non la vede. Il ragazzo è un vero ultras dell'Ascoli. Qualche giorno dopo, mi scrive una mail dicendomi che ha letto tutto il libro e che gli è piaciuto tantissimo; poi aggiunge (cito testualmente): "...Preferisco però raccontarti di cosa significa l'Ascoli per me. Naturalmente non posso apprezzare il calcio come lo apprezzi tu: allo stadio io vivo la partita attraverso le reazioni dei tifosi, attraverso le parole della gente, ma dammi retta, è davvero molto bello anche così. Fortunatamente ho molti amici che non tardano a informarmi su ciò che accade in campo, anche se ormai riesco a capirlo anche da solo. Quando sono in curva mi sento una persona diversa: quel coro profondo, possente, caloroso e passionale mi imfiamma di gioia e mi da forza, mi sento libero e felice...". Assisterà alla presentazione del libro seduto al mio fianco.
SI PARTE... con 20' di ritardo, mio padre comincia l'introduzione di... me stesso. Arriva la TV locale, vai con le riprese. E io parlo. Poca, pochissima l'emozione. Giusto all'inizio. Poi tutto fila via come un treno, le imitazioni sono spettacolari. Nell'ordine mi chiamano: Ratzinger, Moggi, Filiberto (capo degli ultrà della Samb, nostri acerrimi nemici), Pizzul. E poi, in omaggio al sottoscritto, uno spezzone di tutto il calcio datato 1980; naturalmente, tutti i personaggi vengono abilmente imitati da Fabrizio. L'intervista televisiva e il rinfresco chiudono una delle giornate più belle della mia vita, lasciando dentro me un'incredibile voglia di scrivere un altro libro... più lungo... più bello... più emozionante...
chissà cosa mi riserverà il futuro... Intanto, lasciatemi sognare................................

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