lunedì 30 gennaio 2012

verona, cristicchi e i matti

ieri sera sono andato a verona nell'unica giornata di pausa che la nebbia ha concesso. C'era il concerto di Simone Cristicchi, da me conosciuto 4-5 anni quando ancora era... Rufus.

L'ultima volta che avevo visto un suo concerto era stato un anno fa circa, in provincia di Treviso. C'erano non più di trenta persone, ed io ho potuto assistere al suo C.I.M. (centro igiene mentale), divertendomi ed applaudendo l'artista.


Quello a cui ho assistito ieri, invece, è stato uno spettacolo da brividi. Anzitutto, l'auditorium era pieno come un uovo, c'era persino delle gente in piedi (tra questi c'ero anch'io). Poi lo spettacolo ha lasciato tutti a bocca aperta. Ho contato 5 ovazioni per il Simone, cinque, spontanee ovazioni che si è saputo meritare per aver tenuto uno spettacolo a dir poco bello. Il suo modo di fare, quel suo modo di ciondolare, di tenere il palco, di raccontare storie sui manicomi, di interpretare il matto Simone che vuole uscire da quel posto, ma non trova il coraggio. Coraggio che invece ha avuto il suo amore Margherita, fuggita nel 1984 da lì e mai più ritornata. Si è spersa per il mondo, di lei non si è saputo più nulla...


tornerò sullo spettacolo di Simone Cristicchi, perchè ha lascianto un segno positivo dentro me. Non che ne avessi dubbi, ma posso garantire che il suo talento artistico è notevole e cresce giorno dopo giorno. Ora torno al mio lavoro, riprendo a registrare fatture

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