lunedì 30 gennaio 2012

RECENSIONE SEMISERIA DEL CONCERTO DI SIMONE CRISTICCHI

L’orologio segna le 6:18, fra un’ora devo alzarmi per andare al lavoro… Un’ora??? Merda, l’orologio ha la pila scarica da due mesi, sono le ore una e zero sei. Vaffanculo a me. Degna conclusione di una giornata dal titolo: “dove ho messo il cervello? Ieri era lì ed oggi non c’è più”. Concerto di Simone Cristicchi a Bologna. Magistrale, as usual.

Ivv invece è una ragazza molto carina. Da perderci la testa, se non fosse che sembra mi fija… Beh, attenzione. Non che io sia vecchio o dimostri più dell’età che realmente ho; è lei che dimostra molto meno degli anni che ha. Che poi, tra l’altro, non so manco quanti anni ha. Però ne dimostra molti di meno! L’ho conosciuta tramite il blog degli slacciati. Qualche mail scambiata, poi, stasera, un messaggio sul cell. Era lei, diceva che era all’entrata. Io invece ero già dentro al teatro. Guardo l’ora in cui m’ha mandato l’sms. Mi dimentico di vederla (l’ora) e la chiamo (ivv). E’ dentro anche lei, seduta quasi al mio fianco. A uno sputo da me. “Alla faccia der cazzo”, mi dico. Chissà quando me l’ha mandato, quell’sms… non me ne sono manco accorto. Beh, che ci si creda o no, ho controllato almeno dieci volte l’ora in cui sto cazzo di sms è arrivato. Non l’ho mai vista (l’ora); fino a quando, sulla strada del ritorno, ad altezza ferrara, mi sono detto: “scolta, Gianluca, quando apri l’sms controlla l’ora in cui è arrivato. Non ha grossa importanza, è solo per curiosità visto che c’hai provato 10 volte a vederlo ma non l’hai mai visto”. La vocina dentro me aveva perfettamente ragione. Comunque. 20:41. Erano le 20:41. A quell’ora ero al cesso a pisciare; per la cronaca, l’ho fatta a luce spenta perché non ho ritrovato l’interruttore. Ma non c’è problema. So che il pisello è sempre al solito posto, e ad occhio sapevo dov’era la tazza. Sempre per la cronaca, ho centrato il buco alla perfezione. L’ora dell’sms non è stata l’unica cosa che mi sono dimenticato in questo allucinante giovedì. Anzitutto, stamattina mi sono dimenticato di farmi la doccia. C’avevo le cozze fra le dita dei piedi, in ufficio mi son ricordato che io solitamente sono una persona molto pulita. Non puzzavo, intendiamoci. Io non puzzo mai. Resta il fatto però che anche sotto le ascelle stavano a nasce le prime forme di vita. Così, in pausa pranzo, sono tornato a casa e mi sono fatto una bella doccia. Mentre mi facevo la doccia mi sono ricordato che l’avevo fatta due giorni prima. Pensavo di più! Ancora, mi sono dimenticato dell’appuntamento con gli slacciati, prima e dopo il concerto. Prima ci può anche stare. Pensavo di essere in ritardo, poco consapevole del fatto che avevo un posto prenotato… perdipiù in prima fila. Ammazza che fissa, oh! In prima fila!!! Era la prima volta, concerti metal a parte, nei quali però la prima fila la conquistavo con dura fatica. La dimenticanza del dopo concerto è stata ben più clamorosa. Avevo detto alla ivv che sarei andato a prendere una birra, pensando tra me e me che avrei preso anche qualcosa da mangiare visto che sarei sicuramente arrivato al concerto a stomaco vuoto. Tanto è stato, il fatto è però che mi son dimenticato che avevo fame. Che il mio stomaco reclamava cibo. Così, a Ferrara, in autogrill, sosta gelato. Buono il cornetto delle 00:30!!! Se qualcuno pensa che possano esser finite qui le mie dimenticanze, si sbaglia di grosso. Difatti, al termine del concerto, stavo per andar via quando Giorno mi fa:


“aho’, ma non lo salutamo simone?”


“E certo che lo salutamo!!! Eccheccazzi!!!”


se fossi stato da solo, me ne sarei ricordato ad altezza rovigo. O forse nel momento in cui avessi raggiunto Padova.


La colpa però è tutta sua, intendo dire di Simone. Se lui facesse spettacoli meno affascinanti sicuramente mi dimenticherei meno robe. Però, ripensandoci, val la pena dimenticarsi tante belle cose se il prezzo da pagare è un concerto di Rufus. E’ davvero un grande!!!

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