lunedì 30 gennaio 2012

RISANIAMO IL CALCIO - il mio sogno

RISANIAMO IL CALCIO - il mio sogno:

sono oramai più di 10 anni che sostengo una teoria del tutto personale sul risanamento del calcio. Casualmente, qualcuno deve avermi sentito perchè le basi affinché ciò che sostengo avvenga, sono già state gettate (*). Però manca il passo più importante e coraggioso. Dai, UEFA di merda, grandi figli di troia, fate quello che (alla fin fine) tutti gradiranno.


LA MIA TEORIA è molto semplice. Via dai campionati nazionali le multinazionali (**) presenti. Creazione di un campionato stile l'NBA di basket, ciascuna nazione si organizza il proprio campionato, con coppe europee di portata minore, ma più vere. Perchè circoleranno meno soldi, e di sicuro la competenza verrebbe accresciuta. Perchè tutti i nomi, tutti quei globetrotters del pallone se ne andrebbero affanculo nella -chiamiamola così- élite del calcio europeo, portandosi dietro tutte le televisioni, i media e tutti i lestofanti e tutti i parassiti di questo mondo di merda e tutti i lacchè del potere. Immaginate un campionato di serie A in Italia senza juve, milan e inter. Quanto bello sarebbe? che bello sarebbe non vedere più campioni che sono un insulto alla classe lavoratrice? Quanto bello sarebbe non vedere dirigenti, non sentire più stronzate in TV in merito a questo o quel campione. Immaginatevi quanti giovani, attualmente abbandonati nelle serie minori (e garantisco che ce ne sono un'infinità!), potrebbero emergere, disputare il loro campionato di serie A e, buon per il loro portafogli, potrebbero essere scelti da una di quelle squadre merdose. Le squadre non sarebbero più quella girandola di giocatori, quella giostra infinita di giocatori insulsi che per denaro o perchè schiavi di qualche squallido procuratore cambiano casacca a ogni pié sospinto. Tornerebbero le bandiere, quei giocatori cioè che per amore e rispetto nei confronti di una maglia preferiscono restare in una squadra e sputare l'anima in campo pur di conquistare punti preziosi per i propri tifosi.


Ma questo è un sogno. Il mio sogno. Un sogno che spero non sia destinato a rimanere tale. Perchè io adoro il calcio, ma quello che ora stanno propinando non è calcio, è il più laido dei giochi. Marcio, incancrenito, dove il soldo ha la priorità su tutto, anche sulla vita delle persone. E non merita nulla.


(*) - la creazione della champions league (che ha sostituito la coppa dei campioni) che raggruppa le 3-4 squadre più forti di ciascuna nazione, ritengo sia il primo passo per la creazione di una lega (il termine "league" non è stato messo lì a caso...) delle più forti società europee. Benissimo, che se ne vadano fuori dai coglioni con tutti i miliardi e le televisioni.


(**) - per multinazionali intendo tutte quelle società di calcio senza una vera identità sportiva. Tutte quelle squadre che non hanno un nucleo di tifosi che soffrono per tutta la settimana quando la loro squadra perde; che non hanno gente che si rovina il fegato ad ogni sconfitta; che non hanno la gente che prende e parte per seguire i proprio beniamini in trasferta cantando dal primo all'ultimo minuto a squarciagola, e il lunedì sono sul posto di lavoro, senza voce. Insomma, le multinazionali sono tutte quelle compagini che hanno tantissimi tifosi borghesi, assolutamente non malati della propria squadra del cuore.

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