lunedì 30 gennaio 2012

EMOZIONE N. 1 - il regalo

domenica si è sposato mio fratello. La vita va avanti veloce come una schiacciasassi e vorrebbe non ti fermassi a pensare a quel che è stato, a quel che hai vissuto. Così le emozioni, da vibranti, si trasformano in ricordi; belli ma semplici ricordi. Questo evento però è stato un'emozione. E io quella voglio raccontare.



Vivendo fuori, non ho assolutamente vissuto il pre-matrimonio e tutti gli impegni che ne conseguono. Sono arrivato, diciamo così, a pappa pronta, mettendomi a disposizione per ovviare alla mia (peraltro giustificata) assenza. E tutte le cose che ho fatto mi son servite per soffocare dentro quest'emozione, per ricacciare indietro le lacrime. Questa bellissima cosa che tanto fa vergognare... le lacrime. Le mie lacrime. Versate in solitario sotto la doccia. Perchè ero felice per il sogno che andava a coronare...

Il biglietto che ho scritto per accompagnare il regalo. Mia sorella aveva tirato fuori una frase di Hesse... io mi sono incazzato. Con me stesso. Perchè cazzo non c'ho pensato? Come ho potuto non pensare che avrei dovuto scrivere un qualcosa che uscisse da dentro me??? Così sono andato in camera, la nostra, la mia e di mio fratello. E lì m'è sgorgato dal cuore un pensiero. Che non scriverò in questo blog, sono cazzi miei, di mia sorella, di mio fratello e di sua moglie. Punto.

Ma che descriveva esattamente quel momento. Di felicità, ma qualsiasi parola era impossibile da pronunciare: il groppo in gola era tale da impedire che qualsiasi suono uscisse dalla mia bocca. Lo hanno letto in silenzio, ed apprezzato. Mia sorella ed io avevamo gli occhi lucidi e lo sguardo basso... E' stata l'emozione più forte di questa tre giorni ascolana.

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