lunedì 30 gennaio 2012

IL DIRINTI

IL DIRINTI:

le origini del dirinti risalgono a tantissimi anni fa. Nel corso di un grave crisi di semenza adolescenziale, inventai questo personaggio, a metà tra una scimmia e un uomo, con gravi problemi di pronuncia, capace di esprimersi solo nel linguaggio del dirinti e con un modo di gesticolare fondamentale x farsi capire, da umano più che da scimmia.


Spiegare per iscritto cos'è il dirinti è impresa impossibile. Lo si dovrebbe vedere all'opera, si dovrebbe vedere il gioco di sopracciglia e quello delle mani e sentire quel suono gutturale che esce in parte dalla gola, in parte dal naso. Il dirinti rimase in naftalina per alcuni anni, per poi esplodere in tutta la sua potenza in SOFFITTA, luogo ideale per lo sviluppo e l'evoluzione della demenza. Fu lì che il dirinti conobbe un gran successo e fu conosciuto ed apprezzato da più persone. Furono innumerevoli i tentativi di imitazione, tutti o quasi pessimi. Del resto, come in tutte le cose, l'originale resta sempre il migliore.


Oggi come oggi il dirinti vive ai margini di una società che non lo comprende. Ma è sempre pronto ad intervenire per riprendere qualcuno... con quelle braccia sulle ascelle (anzichè sui fianchi), quella testa inclinata e quel suono acidulo, a tratti simile ad uno squittìo...


LUNGA VITA AL DIRINTI - Sotto, una perfetta esecuzione del dirinti. La foto vuol significare un dirinti che ha preso una bastonata sulla testa. La botta gli ha spostato il casco e lo ha stordito. E forse leso il cervello. Gli occhi sono reclinati all'indietro, per cui non è possibile vedere la pupilla. Solo bianco... il colore della pace. Perchè il dirinti sbraita tanto ma perdona sempre tutti


dirinti

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