mercoledì 1 febbraio 2012

REGOLE PER DIVENTARE UN ALCOLISTA

sempre tratto dal libro, "Come sono diventato stupido" di Martin Page.
Se leggi troppo non diventerai mai alcolista. E’ un’attività che richiede un certo impegno, bisogna dedicarvisi parecchie ore al giorno. E’ una disciplina, per così dire, olimpionica... Però, sai, l’alcol non ti guarirà dalla depressione. Non devi crederlo. Calmerà le tue ferite, ma te ne procurerà altre, forse peggiori. Non potrai più lasciare l’alcol, e anche se, all’inizio, bevendo proverai euforia, felicità, tutto questo sparirà in fretta lasciando il posto solo alla tirannia della dipendenza e della mancanza. La tua vita non sarà che nebbie, stati di semincoscienza, allucinazione, paranoia, crisi di delirium tremens, violenza contro i tuoi intimi. La tua personalità si disgregherà... Vomiterai spesso, avrai acidità di stomaco e lo stomaco si attorciglierà, avrai emicranie di ogni tipo, oftalmiche, cerebrali, dolori alla cervicale, ai muscoli e alle ossa, avrai diarree frequenti, ulcere, disturbi della vista, insonnie, vampate di calore, crisi d’angoscia. Per un po’ di calore e di conforto, l’alcol ti porterà tutto questo, devi esserne consapevole. Cominceremo dolcemente. E’ una birra di 5°, scorrerà liscia, bisogna abituarti il palato, avvezzare il tuo fegato primaverile. Non si diventa alcolisti prendendo una sbornia tutti i sabato sera, occorrono perseveranza e costanza. Bere sempre, non necessariamente cose forti, ma farlo seriamente, con applicazione. La maggior parte delle persone diventano alcoliste senza metodo, bevono whisky, vodka in enorme quantità, si ammalano e ricominciano a bere. Se vuoi il mio parere, sono dei cretini. Dei cretini e dei dilettanti! Si può benissimo diventare alcolisti in modo più intelligente, con una sapiente utilizzazione delle dosi e della gradazione alcolica

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