Scherzi a parte, siete tutti fuori strada: la chiave di lettura è anche stavolta duplice.
Anzitutto, parlando per parabole e citando la leggenda vivente Elio, vi dico che io mangio regolarmente merda di cane frammista alla merda di alcune puttane, cui lesto il culo pulisco con un materiale che IO stabilisco. Il tutto, unito alla chimica della mia mente, e grazie a tecniche strane, fa sì che riesca a farne cibo per cani e puttane. Cani e puttane voraci divoran la merda con bocche capaci. Poi la strada è diritta: evviva la merda, evviva la ditta!
Seconda e ultima chiave di lettura. Troppi i perché che l’uomo si pone; Troppe pippe mentali, troppe spiegazioni vengono richieste, in virtù di una verità che non esiste e mai esisterà. Ciascuno si costruisce la propria, giusta o sbagliata che sia. Ma non sta mica a noi dire quel che è giusto e quel che è sbagliato! La realtà, la vera verità (concedetemi questa bruttura), è che non c’è un perché delle cose che faccio, o che dico, o che scrivo.
Le faccio, punto.
Le dico, punto.
Le scrivo, punto.
Prendetemi così. Sono quel che mi va di essere.
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